Anni 1964-1972 (2/21)
Il 31 marzo in Brasile si instaura un regime militare con lo scopo di liberare il Paese dal comunismo, con la repressione di ogni forma espressiva non allineata. Il regime emana le sue regole con una serie di decreti, denominati “Atti isituzionali” o più brevemente AI. Il primo di questi atti prende di mira le associazioni giovanili universitarie accusate tutte di essere sovversive. In un simile clima sociale perfino le canzoni di Nara Leão vengono viste con sospetto dal regime, soprattutto quando nello stesso anno presenta il suo secondo album, “Opinião de Nara” che contiene brani di vari compositori apertamente di protesta come Sergio Ricardo, João do Vale e lo stesso Zè Keti. Come se non bastasse nel dicembre del '64 decide di partecipare a uno spettacolo teatrale a Rio chiamato proprio “Opinião”, un titolo che è già tutto un programma in un paese nel quale in pratica è abolita la libertà di espressione. “Opinião” è una proposta innovativa che unisce teatro e musica nel quale alla canonica sfilata di canzoni ed esecutori si sostituiva un racconto in musica composto da vari testi della letteratura brasiliana alternati a brani dal chiaro significato politico e polemico.
La presenza al fianco di Nara di due autori di colore come Zè Keti e João do Vale non può che alzare il tono della provocazione. Sono di Zè Keti le parole del brano che dà il titolo allo show: “Possono prendermi, possono picchiarmi / possono persino lasciarmi senza mangiare / tanto io non cambio idea / da qui, dal morro, non vengo via (…) Parli di me chi vuole parlare / qui non pago l'affitto / se morissi domattina, signor dottore / sarei vicino vicino al cielo”.
Dopo poche repliche Nara deve abbandonare lo spettacolo per motivi di salute, ma è lei stessa a indicare una valida sostituta, Maria Bethania, una giovane attrice venuta a Rio per tentare l'avventura e diventerà presto il simbolo del canto di protesta giovanile portando al successo la canzone “Carcarà”, che rappresenta il momento più intenso dello show con quel ritornello violento e incalzante che ripete “Pega, mata e come” (prende, ammazza e mangia).
L'enorme successo della cantante convincerà in seguito anche il fratello, qualche anno più grande di lei, a trasferirsi a Rio: è un musicista casalingo, ma con un cuore da cinefilo e il sogno di diventare regista cinematografico, il suo nome è Caetano Veloso.
Riferimenti multimediali:
1) 1965 - Opinião (Zè Keti) – Nara Leão
2)
1965 - Carcarà (João do Vale, José Candido) – Maria Bethania