Marcos Suzano (Rio de Janeiro, 14 settembre 1963) scopre la percussione brasiliana, dopo un'adolescenza orientata alla musica rock, iniziando a suonare il surdo e la cuica e poi viene conquistato dal pandeiro dopo aver assistito a un programma con Jorginho do Pandeiro, del gruppo Época de Ouro. Frequenta le case di Hermeto Pascoal e Radamés Gnattali, la collaborazione con Pauolo Moura lo porta quindi ad approfondire lo studio dei ritmi africani, in seguito suona tra gli altri con Zizi Possi, Água de Moringa, Aquarela Carioca (negli album "Aquarela Carioca" del 1989 e "Contos" del 1991), Marisa Monte, Zé Kéti, Ney Matogrosso (nell'album "As Aparências Enganam" del 1996), Gilberto Gil e Lenine. Ha sviluppato una tecnica originale sul pandeiro basata sul concetto innovativo di suonare il tempo forte sulla pelle del pandeiro con la punta delle dita, invece del pollice come in uso comune fino ad allora.
Nel 1993 la sua collaborazione con il musicista pernambucano Lenine si concretizza nel disco "Olho de Peixe" che rappresenta un punto di riferimento assoluto per il pandeiro moderno.
Il suo primo album solista, "Sambatown", é del 1996 e introduce un uso innovativo del pandeiro orientandosi verso il ritmo samba-funk e l'utilizzazione dei suoni più gravi.
Nel 2000 pubblica "Flash", il secondo disco solista, nel quale esplora l'uso della musica elettronica.
Suzano fa parte anche del gruppo Pife Muderno, guidato da Carlos Malta.